prima pagina pagina precedente





Consiglio comunale di Monza :
Prepotenze al limite dello squadrismo
di Franco Isman


Non più tardi di due giorni fa iniziavamo un articolo sulle “anomalie di funzionamento” del consiglio comunale, per usare una espressione soft, scrivendo:
“Cominciamo col dire che questo consiglio comunale è quanto di peggio possa essere dato di vedere: inefficiente, improduttivo e, per quanto riguarda larga parte dell'opposizione, indecoroso e indecente”, e ancora: “Spesso le discussioni trascendono e si arriva agli insulti personali, uno spettacolo vergognoso, antieducativo e deprimente.” Ci sembrava di essere stati forse un po' troppo espliciti nelle nostre osservazioni, ma il peggio doveva ancora venire.
Nella sua cronaca del consiglio comunale di ieri, lunedì 23 ottobre, il consigliere Pioltelli scrive:

“Solo i Carabinieri possono permettere lo svolgimento del consiglio comunale di MONZA, ieri sera il PRESIDENTE è stato costretto a chiudere il consiglio comunale alle ore 22.25 perchè al tecnico d'aula, accompagnato da 2 vigilesse, è STATO IMPEDITO di riparare i due microfoni dei consiglieri MANGONE e LO MARTIRE che rimanevano inseriti.
I consiglieri sopra citati hanno impedito la riparazione dei microfoni e il presidente, dopo continui inviti ai due consiglieri, è stato costretto a chiudere la sessione.
Gravissimo quello che è successo, perchè i lavori con i due microfoni attivi non possono svolgersi, è necessario che quando un consigliere ha terminato l'intervento il microfono venga spento e si passi all'intervento successivo rendendo attivo il relativo microfono.
I microfoni sono rimasti attivi perchè molto probabilmente un po' d'acqua è finita nella consolle, e questa acqua crea problemi all'impianto, lo blocca, impedisce di segnalare l'esito delle elezioni sui pannelli luminosi, che indicano come hanno votato i consiglieri, devo constatare che le consolle dei consiglieri di maggioranza hanno una capacità idrorepellente superiore.
Vi ricordo che nella sessione convocata a luglio, sempre con ODG  il PGT, erano spariti i badge impedendo gli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza.
Morale il PGT è come il matrimonio di LUCIA e RENZO "non s'ha da fare", auspico che non sia la peste a riportare le cose in ordine e che la maggioranza non faccia la fine di DON ABBONDIO.
Mi permetto di dare un consiglio al presidente, perchè ieri sera mi è stato impedito di intervenire sul PGT e come consigliere eletto è stato leso un mio diritto e ciò è GRAVISSIMO!!!
Il consiglio è quello di far sgomberare l'aula dalle forze dell'ordine, riparare le consolle e far riprendere i lavori, personalmente non tollererò più che mi venga impedito di parlare da atteggiamenti inqualificabili simili a quelli che si svolgevano negli anni Venti del secolo scorso.”

L'opposizione, in quanto controllo dell'operato della maggioranza e proposta di alternative, non è soltanto lecita ma utile e direi quasi doverosa; l'ostruzionismo, il non lasciar fare nulla, il tanto peggio tanto meglio sono viceversa difficilmente giustificabili.
Adesso però siamo molto oltre, siamo alle violenze, prima soltanto verbali ed ora esercitate con l'impedimento fisico a compiere un atto dovuto. Ma è difficile non pensare anche ad un sabotaggio dell'impianto. Siamo davvero al di fuori di un confronto civile e democratico.
E se siamo arrivati a questo punto è anche colpa della troppa tolleranza alle prepotenze avuta in passato: sì, perché occupare la gran parte delle sedute con argomenti non all'ordine del giorno, in violazione delle norme che regolano il funzionamento del consiglio, rappresenta una sopraffazione del diritto degli altri e del diritto della maggioranza a governare.
La tolleranza oltre un certo limite diventa una colpa e ci associamo alla critica del consigliere Pioltelli che lamenta che alla violenza non si sia contrapposto l'intervento della forza pubblica.

Franco Isman

Interventi vari su Piazza d'Uomo
Rosella Panzeri su Piazza d'Uomo


in su pagina precedente

  24 ottobre 2006